Nel 2019 la Fondation Louis Vuitton ha ospitato/a Parigi si è tenuta una grande mostra monografica su Charlotte Perriand (1903-1999), pioniera del modernismo nell’arredamento d’interni e stretta collaboratrice di Le Corbusier. A vent’anni dalla sua scomparsa, Le Monde Nouveau de Charlotte Perriand ha celebrato il genio di questa figura attraverso un percorso cronologico che riproponeva le esposizioni più significative della sua carriera, allestite accanto alle tele di artisti quali Fernand Léger e Pablo Picasso, che furono tra gli amici più stretti della designer nell’effervescente clima culturale della Parigi degli anni Venti e Trenta. Emblematica, ad esempio, la natura morta Les mouvements a billes di Lèger, che ritrae anche una collana di cuscinetti a sfera identica a quella che Charlotte indossa in molte foto dell’epoca.
In questo contesto, Sice Previt ha fornito un contributo importante alla mostra occupandosi della ricostruzione dell’Appartement Monderne, esposto da Charlotte Perriand insieme Le Corbusier e Jeanneret al Salon d’Automne del 1929 (dove si guadagnò la leggendaria qualifica di “assalto avanguardista alla casa”), di varie componenti de La Maison du Jeune Homme, esposta per la prima volta nel 1935 all’esposizione Universale di Bruxelles, e infine del montaggio della Maison au Bord de l’Eau, costruita sempre da Sice Previt nel 2013 basandosi sui disegni autografi della designer.
La mostra si proponeva di trasmettere la spinta innovatrice dell’opera di Charlotte Perriand, ricreando filologicamente l’atmosfera delle storiche esposizioni e favorendo la ricerca storico-tecnica su quei progetti. In questo contesto il lavoro di Sice Previt è quindi consistito prima di tutto nello studio combinato di disegni autografi, fotografie d’epoca e occasionali pezzi originali allo scopo di definire tutti i dettagli costruttivi necessari alla riproduzione degli arredi concepiti da Perriand. Solo in un secondo momento, alla progettazione è subentrata la costruzione vera e propria, anch’essa condotta filologicamente utilizzando sempre, ove possibile, le tecniche e i materiali disponibili all’epoca.
È stata fondamentale in questo progetto la collaborazione con i curatori dell’archivio Perriand, Pernette Perriand e Jacques Barsac, nonché con lo storico dell’architettura Arthur Rüegg, che hanno messo a disposizione la loro profonda conoscenza dell’opera di Charlotte e delle tecniche costruttive dell’epoca per colmare le lacune lasciate dai documenti. Unendo le competenze di ricerca e sviluppo maturate in Sice Previt con queste conoscenze è stato possibile condurre un lavoro che, attraverso modelli di studio, ha permesso di ricreare i mobili e gli ambienti originali – perlomeno limitatamente alla loro apparenza esterna, in accordo con lo scopo esclusivamente espositivo dell’iniziativa.
Si è trattato di un lavoro diverso da quelli commerciali che Sice Previt svolge nell’ambito retail sotto diversi aspetti, dalla particolarità di organizzare la logistica in un luogo museale alla necessità di appoggiarsi a tecnici esterni per il montaggio, fino al diverso tipo di approccio nella produzione delle finiture, che non dovevano risultare ineccepibili per gli standard attuali ma, piuttosto, in linea con l’aspetto delle finiture prodotte all’epoca.
Per l’Appartment Moderne originariamente presentato al Salomne d’Automne ‘29Sice Previt si è occupata prima di tutto della produzione dei pioneristici casiers modulari concepiti dalla designer, che separano la cucina dal soggiorno definendo – in modo davvero moderno – un openspace ante litteram, luminoso, fluido e aperto. A caratterizzare queste credenze bifacciali così come la bibliothèque, libreria anch’essa bifacciale che separa soggiorno e camera da letto, sono il metallo e il vetro: materiali che contribuiscono alla luminosità dell’ambiente e al suo aspetto ipermoderno. Dirompente in concezione e aspetto è anche la cucina, pensata per essere modulabile in base al bisogno grazie a ripiani ribaltabili, e caratterizzata dall’utilizzo del metallo nonché dallo sfruttamento razionale degli spazi, come emerge in particolare nell’originale vano con ganci progettato per riporre in modo pratico e ordinato padelle e tegami. Interessanti, infine, il letto scorrevole e la doccia “a cabina”.
Ogni dettaglio dei vari mobili è stato riprodotto quanto più possibilmente fedelmente, creando su misura anche viti, bulloni, ganci non più commercializzati. Le guide per i pannelli di vetro che caratterizzano i casiers del soggiorno, ad esempio, caratterizzate da un originale/innovativo sistema a sfere, sono stato ricreate sulla base di quanto osservato in mobili simili. Altri elementi allestitivi, come i sanitari in ceramica e il piano della cucina economica, sono stati invece riprodotti solo nelle forme, utilizzando come materiale dell’MDF verniciato e rifinito ad imitazione dei materiali originali.
Sice Previt si è inoltre occupata di definire i materiali adeguati per le finiture parietali e pavimentali (le mattonelle, le ceramiche, il vetro cattedrale), passando per la realizzazione di apposti mock-up in azienda.
Oltre all’Appartement Moderne, Sice Previt ha poi sviluppato altri mobili relativi a progetti abitativi differenti, in particolare per La Maison du Jeune Homme, che appartiene al periodo in cui la designer integrò nella sua concezione anche materiali tradizionali come il legno, tematizzando la ricerca di equilibrio tra moderno e natura. Per questa sezione della mostra la falegnameria Sice Previt ha realizzato alcuni tavoli da caffè (Table basse Carrée), una piccola scrivania dalle forme arrotondate (Table Tunisie), ma anche il più impegnativo Table Manifeste, il cui piano d’appoggio è impreziosito con serigrafie di disegni di Picasso e Lèger, e il suo omologo Meuble Manifeste. Due realizzazioni che hanno richiesto apposite ricerche e sperimentazioni sull’elettrolisi e le tecniche di stampa del tempo.
Sempre per la dimora del giovane uomo Sice Previt ha infine riprodotto diverse librerie disegnate da Perriand, di cui una free-standing (NOME) e due da appendere a parete (Bibliothèque Nuage). Realizzate in metallo e legno, riproducono con esattezza tutti i dettagli di quelle originali, dal tipo di viti e agganci parietali sino alle finiture in lamiera curvata e verniciata. Anche in questo caso, fondamentale è stata la realizzazione di modelli di studio su cui confrontarsi con gli esperti per arrivare al risultato filologicamente più corretto.
Per l’occasione, infine, nella fontana monumentale all’ingresso della sede espositiva era stata allestita anche la celebre Maison au Bord de l’Eau, realizzata sei anni prima dalla stessa Sice Previt con il supporto dell’archivio Perriand.















