Serpentine – Galeries Lafayette Champs-Élysées, Paris

Per chi associa le Galeries Lafayette alla sola sede storica di Boulevard Haussmann, visitare il nuovo magazzino inaugurato nel 2019 sugli Champs Elysées – con una festa a base di musica elettronica e atmosfere da discoteca – potrebbe risultare molto sorprendente. Nonostante si collochi in un edificio storico in stile Art Deco, la nuova sede aperta sul viale dello shopping parigino ha, infatti, un’aria alquanto moderna e scenografica, caratterizzata da un’architettura interna più audace ed innovativa rispetto ai magazzini Haussmann. Anche l’organizzazione espositiva è radicalmente differente: si fa a meno dei tradizionali corner dedicati ai singoli marchi per preferire una suddivisione dei prodotti per tipologia (accessori, abiti, occasioni, tendenze emergenti, classici e must-have). A fare da protagonista a livello visuale sono sorprendenti espositori monumentali che costituiscono vere e proprie architetture nell’architettura, studiate per potenziare la scenografica struttura interna del palazzo, caratterizzata da un’alta tremie centrale e un elegante scalone Deco.

Sice Previt ha contribuito alla realizzazione di questo ambizioso progetto d’interni, curato dal celebre studio di architettura BIG, occupandosi dello sviluppo e della produzione di ben due espositori. Uno di questi è la cosiddetta Serpentine, un espositore di occhiali da sole decisamente originale progettato sulla scia dell’iconica creazione londinese di BIG: il Serpentine Pavillion, che nell’estate 2016 attirò tanti visitatori presso l’omonima galleria dei Kensington Gardens.

Applicando il medesimo principio del “muro in mattoni destrutturato”, in cui lo slittamento delle celle rispetto all’asse centrale crea volumi sinuosi e dinamici, BIG ha disegnato un espositore alquanto originale, composto da 650 celle in fibra di vetro, ciascuna delle quali costituisce una potenziale vetrina per accessori. L’impatto di insieme è davvero suggestivo, sebbene le dimensioni (10 metri di lunghezza e 4 di altezza) siano ben più contenute rispetto a quelle Pavillion londinese, che contava circa 1800 celle. Alla curvatura sull’asse orizzontale, che crea un effetto vagamene labirintico e organico, si aggiunge la curvatura sull’asse verticale, che rende la forma dell’espositore ancora più affascinante, in un gioco di profondità diverse rispetto al punto d’osservazione del visitatore/cliente. A completare l’incantesimo, sempre sulla scorta della costruzione del 2016, un gioco di luci reso possibile dal materiale semitrasparente del mobile, arricchito in questo caso dall’alternanza di celle fornite di led e celle non illuminate.

Dal punto di vista produttivo, la sfida di realizzare questo espositore stava nella complessità strutturale del progetto: la serpentina, infatti, è una struttura autoportante dove le celle si sostengono l’una con l’altra. Nel concretizzarla, la solidità dell’insieme così come l’inserimento di un sistema di illuminazione delle singole celle andavano assicurate senza andare a detrimento della perfezione estetica.

La soluzione per l’assemblaggio è stata trovata nell’utilizzo di estrusioni cruciformi in metallo, prodotte ad hoc e fissate con speciali bulloni non visibili alle quattro celle circostanti, a creare un modulo-base ripetibile. Ulteriore particolarità di queste estrusioni è poi la cavità ricavata sull’asse longitudinale, studiata appositamente da Sice per permettere il passaggio ordinato dei cavi elettrici per l’illuminazione, che risultano così completamente nascosti alla vista, senza disturbare il pattern delle celle.

Per garantire la stabilità strutturale Sice Previt si è anche avvalsa, oltre che delle competenze realizzative dei suoi architetti, ingegneri, designer e artigiani, della collaborazione del Politecnico di Milano. In un progetto condiviso sono infatti stati condotti test di carico e compressione sui prototipi delle celle, in modo tale da assicurare la tenuta di quelle poste alla base dell’arredo, di fatto caricate del peso di tutte le altre.

Anche la fase di montaggio ha richiesto un’attenta progettazione ed esecuzione, proprio per la natura autoportante e insolita della struttura. Al momento di assemblare le celle era necessario riprodurre al millimetro l’allineamento definito in base ai calcoli architettonici, per assicurare tanto la stabilità quanto l’effetto estetico desiderato: a questo scopo Sice Previt ha quindi studiato un sistema di dime, progettate ad hoc per riprodurre le posizioni relative delle celle e guidare efficacemente gli operai nella costruzione.

Infine, come complemento alla serpentina, Sice Previt ha realizzato e montato il Sunglasses Panel, un ulteriore espositore free-standing in lamiera galvanica tropicalizzata, ispirato alla Serpentine nell’alternarsi di vuoti e pieni ma strutturalmente molto più semplice. Completa l’ambiente grazie alle sue superfici specchianti e alle cassettiere con chiusura elettronica, utilizzate per lo stoccaggio dei prodotti esposti.